Come è cambiato il Master in Fundraising in questi ultimi mesi?
Tre mesi fa il mondo è cambiato moltissimo in pochissimo tempo. È cominciato un nuovo periodo in cui piano piano il modo in cui comunichiamo online si è perfezionato e anche se siamo ancora lontani dalla perfezione, i tempi dei primi collegamenti di bassa qualità sembrano un vecchio ricordo. Gli incontri che compongono la vita sociale si sono spostati online e le lezioni del Master in Fundraising non hanno fatto eccezione.
Oggi tutto questo pare già così normale, ma tre mesi fa non lo era affatto e in mezzo sono dovute cambiare tante cose. Perché in realtà non ci si può soltanto “spostare online”: bisogna ripensare tutto, dalle spiegazioni della lezione, alla parte visiva della presentazione, senza dimenticare le esercitazioni e l’interazione tra studenti o con i docenti. Questi aspetti, e tanti altri, prima erano sfumature naturali del vedersi in classe. Ora sono diventati punti di cui abbiamo riapprezzato l’importanza e che abbiamo ricostruito virtualmente.
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Didattica Online
Per i docenti fare lezione online ha significato affrontare una nuova sfida. In primis, si è dovuta trovare la piattaforma più adatta alle esigenze del Master in Fundraising, le cui lezioni di solito non si limitano alla sola esposizione teorica, ma comprendono anche esercitazioni e fasi in cui gli studenti sono interpellati. Zoom è stata la scelta finale, e non solo per chi insegna: ad esempio, Carmela, una studentessa, ha creato una stanza virtuale spesso aperta per gli aperitivi post lezione (e post Festival!).
Replicare le dinamiche della quotidianità è difficile, farlo fin da subito è decisamente impossibile: perciò in questo periodo è stato fondamentale infatti il contributo degli studenti, che con sacrificio si sono adattati alla nuova situazione e che l’hanno migliorata webinar dopo webinar con le loro osservazioni. Si è costruita così una nuova modalità di studio che ha pregi tutti suoi e che può sostenersi in determinate circostanze anche quando l’emergenza sarà definitivamente rientrata.
Se mantenere il video acceso è diventato un segno per indicare la propria attenzione, il “galateo” della didattica online si è arricchito anche con altre regole. Per esempio, quella del microfono spento quando non si parla, per evitare l’intrusione di rumori non voluti e il riverbero dell’interlocutore.
Anche il materiale didattico è stato modificato in modo da essere più comprensibile per chi segue dietro uno schermo. Le lezioni sono così diventate più snelle, favorendo un maggiore studio dei casi concreti piuttosto che la teoria pura e semplice. La spiegazione di esempi pratici infatti è più facile da seguire e ne sono stati un esempio i webinar di Digital Fundraising. In un’ora super concentrata, gli studenti hanno esplorato il lato più pratico di Facebook, dei siti web e della newsletter.
Tempistiche ed esercitazioni
Anche i tempi delle lezioni sono cambiati. Non tutti lo immaginavano prima di provare, ma seguire online è molto stancante! Così si è dovuto trovare il giusto equilibrio tra attenzione e riposo e ripensare ai giusti momenti per fare le pause. In generale, si è capito che è complicato garantire la massima attenzione per più di un’ora e per staccare un po’ si alternano pause con esercitazioni.
Queste ultime hanno influenzato moltissimo la scelta della giusta piattaforma, che permettesse di vedersi tutti insieme e di condividere facilmente materiali e collegamenti. Purtroppo, niente sostituirà mai il divertimento di lavorare insieme e vedersi. Ma dopo alcune difficoltà iniziali ora gli studenti hanno trovato come usare gli strumenti nel modo più efficiente e sono riusciti a portare a termine lavori anche lunghi per il Laboratorio Capstone o per i moduli di Corporate Fundraising e Fondazioni e Bandi. Il tutto sempre mantenendo questo nuovo codice di regole non scritte per la comunicazione online.
Nuovi appuntamenti
Sicuramente un pregio di questa didattica è che si possono raggiungere più persone. Così gli studenti hanno visto alcuni alumni “entrare in classe” e partecipare alla lezione insieme a loro per tenersi aggiornati. Inoltre, il calendario si è arricchito con una nuova serie di appuntamenti chiamata “Il Giorno in Più”. Si tratta di alcuni incontri con ex studenti del Master che si sono resi disponibili a raccontare il mondo del lavoro della raccolta fondi, con la consapevolezza dei dubbi e dei sogni che appartengono a chi sta affrontando il loro stesso percorso.
Aspettando di potersi rivedere
Vivere il Master in Fundraising insieme ai propri colleghi è una parte bellissima del percorso, come può garantire qualunque studente che abbia partecipato negli anni passati. Al contrario, fare lezione online e a distanza non è per niente facile, né sotto l’aspetto organizzativo, né quando per quello che riguarda l’apprendimento. Ma davanti alla difficoltà di un cambiamento così veloce, a fare la differenza è stata la voglia di continuare a imparare, mentre dall’attualità emergeva ancora più forte il bisogno di una solidarietà professionale e pronta all’azione.
In questi giorni la situazione si sta sbloccando e vedersi di persona sembra diventare lentamente più possibile, sempre rispettando le dovute regole.
Tuttavia, la didattica online ci accompagnerà ancora per un po’, perchè ne abbiamo riscoperto anche tanti pregi!