Lavora nel Nonprofit
08 Gen 2023

Il Master in Fundraising ha l’obiettivo di formare professionisti pronti al lavoro.

Mai come ora si parla di raccogliere fondi per dare un contributo in questo momento di emergenza sanitaria.
E mai come ora è importante che chi raccoglie fondi sia etico e affidabile.

Quello che emerge dalle tantissime campagne di raccolta fondi nate in queste settimane è la vitale necessità che a gestirle siano professionisti, con un chiaro obiettivo, sia sulla raccolta che sull’uso che verrà fatto delle donazioni.

Il Master è un percorso pensato per curare l’ingresso e il proseguimento degli studenti nel mondo del fundraising in modo professionale.

Chi prende parte al Master troverà un Career Coach pronto a seguirlo e la possibilità di svolgere uno stage in una organizzazione adatta alle proprie caratteristiche.
Ecco perché la percentuale di studenti soddisfatti della loro condizione lavorativa dopo il Master si avvicina al 100%, come illustrato dal Career Report.

 

Career Coach:

segue gli studenti del Master e il loro percorso nel mondo del lavoro

 

Il percorso di Master ha una durata di 12 mesi, un periodo in cui gli studenti sono seguita da Claudia Branchetti. Claudia è la nostra Career Coach: il suo compito è accompagnare ogni studente nel proprio percorso di stage e lavorativo e cercare insieme di definire le migliori occasioni di crescita professionale per ogni studente.

 

Stage:

la porta privilegiata del Master verso il lavoro

 

Lo stage è un momento fondamentale. Consiste in 400 ore da vivere pienamente all’interno di un’organizzazione. Il percorso di stage è modellato in modo specifico su ogni studente: capacità, abilità, aspirazioni, carattere ed esigenze vengono presi in considerazione per trovare le soluzioni lavorative migliori.

Anche la durata quindi può variare. Solitamente si sovrappone al periodo di lezione e può iniziare sia dai primi mesi che verso la parte conclusiva del Master, quando i corsi in classe sono finiti.

 

L’età giusta:

Ogni momento è buono per avvicinarsi al Master e al lavoro del fundraiser

 

Non c’è un’età per fare il fundraiser. Stiamo parlando di un mestiere/ambiente molto “fluido” e i passaggi di fundraiser da un’organizzazione all’altra sono all’ordine del giorno.

Questo avviene per svariati motivi: per crescere professionalmente o per avvicinarsi ad organizzazioni che abbracciano cause più linea con i valori che il/la fundraiser persegue, per motivi logistici, …

In questo contesto è quindi molto normale che fundraiser, di ogni età, si propongano sul mercato del lavoro applicando a vacancy in linea con il proprio profilo.

Inoltre per ogni ambito (e con ambito si intende: Individui (donazioni 1 a molti) > come il face to face, Corporate, Grandi Donatori, Lasciti, Consulenze, ) la professione del fundraiser si diversifica per attività e caratteristiche, e qui l’età del fundraiser può essere un elemento importante. Ad esempio, fundraiser più adulti possono essere più adatti in particolari ambiti e junior fundriser in altri, ma non è una regola.

 

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Career Report:

che lavoro fanno gli studenti del Master oggi?

 

Come detto, il Master si occupa di seguire la carriera dei propri studenti, anche dopo la fine delle lezioni. Uno strumento utile a questo scopo è il Career Report. Secondo quello stilato in riferimento alla Classe dell’anno accademico 2015-2016, il 94% degli studenti oggi è occupato. Le tipologie contrattuali di assunzione dipendono dalle politiche sul lavoro del momento, che vanno a influenzare le assunzioni a tempo determinato o indeterminato. Ad ogni modo, il 79% lavora nel nonprofit, il 3% come consulente, il 6% negli enti pubblici e infine il 12% nel profit. Assistenza e sanità sono i settori con più occupati, con il 70% degli studenti.