
Il Master in Fundraising ha l’obiettivo di formare professionisti pronti al lavoro.
Mai come ora si parla di raccogliere fondi per dare un contributo in questo momento di emergenza sanitaria.
E mai come ora è importante che chi raccoglie fondi sia etico e affidabile.
Quello che emerge dalle tantissime campagne di raccolta fondi nate in queste settimane è la vitale necessità che a gestirle siano professionisti, con un chiaro obiettivo, sia sulla raccolta che sull’uso che verrà fatto delle donazioni.
Il Master è un percorso pensato per curare l’ingresso e il proseguimento degli studenti nel mondo del fundraising in modo professionale.
Chi prende parte al Master troverà un Career Coach pronto a seguirlo e la possibilità di svolgere uno stage in una organizzazione adatta alle proprie caratteristiche.
Ecco perché la percentuale di studenti soddisfatti della loro condizione lavorativa dopo il Master si avvicina al 100%, come illustrato dal Career Report.
Cosa troverai in questo articolo
Career Coach:
segue gli studenti del Master e il loro percorso nel mondo del lavoro
Il percorso di Master ha una durata di 12 mesi, un periodo in cui gli studenti sono seguita da Claudia Branchetti. Claudia è la nostra Career Coach: il suo compito è accompagnare ogni studente nel proprio percorso di stage e lavorativo e cercare insieme di definire le migliori occasioni di crescita professionale per ogni studente.
Stage:
la porta privilegiata del Master verso il lavoro
Lo stage è un momento fondamentale. Consiste in 400 ore da vivere pienamente all’interno di un’organizzazione. Il percorso di stage è modellato in modo specifico su ogni studente: capacità, abilità, aspirazioni, carattere ed esigenze vengono presi in considerazione per trovare le soluzioni lavorative migliori.
Anche la durata quindi può variare. Solitamente si sovrappone al periodo di lezione e può iniziare sia dai primi mesi che verso la parte conclusiva del Master, quando i corsi in classe sono finiti.
L’età giusta:
Ogni momento è buono per avvicinarsi al Master e al lavoro del fundraiser
Non c’è un’età per fare il fundraiser. Stiamo parlando di un mestiere/ambiente molto “fluido” e i passaggi di fundraiser da un’organizzazione all’altra sono all’ordine del giorno.
Questo avviene per svariati motivi: per crescere professionalmente o per avvicinarsi ad organizzazioni che abbracciano cause più linea con i valori che il/la fundraiser persegue, per motivi logistici, …
In questo contesto è quindi molto normale che fundraiser, di ogni età, si propongano sul mercato del lavoro applicando a vacancy in linea con il proprio profilo.
Inoltre per ogni ambito (e con ambito si intende: Individui (donazioni 1 a molti) > come il face to face, Corporate, Grandi Donatori, Lasciti, Consulenze, ) la professione del fundraiser si diversifica per attività e caratteristiche, e qui l’età del fundraiser può essere un elemento importante. Ad esempio, fundraiser più adulti possono essere più adatti in particolari ambiti e junior fundriser in altri, ma non è una regola.
Career Report:
che lavoro fanno gli studenti del Master oggi?
Come detto, il Master si occupa di seguire la carriera dei propri studenti, anche dopo la fine delle lezioni. Uno strumento utile a questo scopo è il Career Report. Secondo quello stilato in riferimento alla Classe dell’anno accademico 2015-2016, il 94% degli studenti oggi è occupato. Le tipologie contrattuali di assunzione dipendono dalle politiche sul lavoro del momento, che vanno a influenzare le assunzioni a tempo determinato o indeterminato. Ad ogni modo, il 79% lavora nel nonprofit, il 3% come consulente, il 6% negli enti pubblici e infine il 12% nel profit. Assistenza e sanità sono i settori con più occupati, con il 70% degli studenti.